Cos'è l'Orgasm Gap

Anche se finalmente oggi se ne parla un pò di più,  l’orgasm gap è una realtà presente che influisce inevitabilmente sul benessere sessuale femminile e non solo.

Innanzitutto partiamo dal capire cos’è l’orgasm gap: Tradotto letteralmente significa "divario nel raggiungimento dell'orgasmo" e ciò si riferisce al fatto che mediamente le donne raggiungono l’orgasmo molto meno o più difficilmente rispetto agli uomini. In un’ottica più specifica e anche più inclusiva è stato condotto uno studio abbastanza recente in cui venivano analizzate 52.000 persone con orientamento sessuale differente "Differenza nella frequenza dell'orgasmo fra gay, lesbiche, bisex e uomini e donne eterosessuali in un campione negli Stati Uniti"

I dati parlano chiaro, la categoria la minore frequenza statistica di raggiungimento dell'orgasmo è registrata nelle donne eterosessuali. Le cause sono varie e complesse:

- comunicazione poco efficace tra partner;
- minore stimolazione orale o clitoridea in favore della penetrazione:
- paura di deludere il partner;
- aspettative sociali.

Orgasmo e dolore genito-pelvico

Ora, se già esiste questo divario, cosa succede quando in una coppia quando la donna soffre di dolore pelvico? Quello che solitamente accade quando si sperimenta un dolore vulvare o pelvico persistente è la diminuzione della frequenza dei rapporti e anche della masturbazione per presenza di dolore o per paura dell’accentuazione dei sintomi causato principalmente dalla penetrazione o dalla stimolazione diretta.

Nella maggior parte dei casi, inoltre, si verifica anche un fenomeno per cui la zona genitale è soggetta ad una percezione “medicalizzata” in quanto richiede attenzioni per lo più terapeutiche e non più legate a quelle che sono le sue funzioni prettamente sessuali.

Come ritrovare il piacere?

Risulta fondamentale in questi casi spostare il focus dal dolore al piacere, considerando la propria sessualità nella sua completezza. Non è banale dire che il piacere  rimane una possibilità concreta da esplorare anche in presenza di dolore. Solitamente un corpo che sperimenta il dolore è un corpo che cerca protezione dagli stimoli esterni per cui tende ad evitare anche i tocchi più delicati. Ricominciare a toccare il proprio corpo, tutto quanto - spostando il focus dalla zona genitale - anche solo con massaggi delicati, dedicandosi a riscoprirne il contatto, può essere un buon esercizio per riscoprire noi stesse e per dare degli stimoli sensitivi piacevoli ai meccanocettori, termine con cui vengono indicati i recettori nervosi sensibili a stimoli di natura meccanica come il tatto, i quali elaboreranno informazioni positive e allenteranno il sistema di “allarme” per cui viene attivata la protezione del nostro corpo.

La penetrazione non è il punto

Riscoprire la sessualità non fallocentrica e penetrativocentrica, soprattutto in casi di vestibolodinia e/o endometriosi e dedicarsi alle stimolazioni manuali esterne dei genitali, può essere di grande aiuto per riuscire a vivere la propria sessualità in maniera anche molto appagante, allontaniamoci dall’idea che stimolazione orale e clitoridea siano “degli antipasti” e la penetrazione, la portata principale. Il focus deve rimanere il piacere nel senso più ampio possibile.

Scegliere bene il lubrificante

La scelta del lubrificante è fondamentale per evitare bruciori indesiderati, per cui lubrificanti lenitivi a base d’acqua possono essere di grande aiuto specialmente se contenenti CBD; Se si ha un’ipersensibilità vulvare o introitale il consiglio è quello di provare sempre una piccola quantità di lubrificante su una piccola porzione delle abbra interne e dell'introito vaginale (la mucosa lì è già più sensibile per cui ci si può fare un’idea). Molte persone utilizzano anche olio di cocco o olio di mandorle. Attenzione però perché la rimozione a volte è più complessa quindi meglio non esagerare con i detergenti dopo e essere consapevoli che potrebbero macchiare i tessuti più. È importante sentirsi libere di sperimentare trovare la formula personale più giusta.

I benefici dei sex toys

Per quanto riguarda i sex toys, la vibrazione può essere molto d’aiuto in caso di dolore vulvare, vestibolare e presenza di rigidità pelvica, in quanto favorisce la vascolarizzazione il rilassamento e può dare piacere anche se non viene utilizzata direttamente sulla zona clitoridea o in vagina, anzi spesso la stimolazione con vibrazione indiretta potrebbe risultare anche più piacevole. L'importante è procedere per gradi.

Comunicare bene è fondamentale

Molto spesso, le persone con cui vorremmo fare sesso hanno paura quanto noi di farci provare dolore.
Strutturare una comunicazione aperta che veda la penetrazione come un optional e non come il fulcro del rapporto, sperimentare insieme, rendendo il partner partecipe di questo cambio di prospettiva, può dare loro la serenità e la self-confidence per poterci dare il piacere che davvero desideriamo.

L'orgasmo fa bene alla salute

Raggiungere il climax da sole o in coppia:

- favorisce il rilassamento dei muscoli;
- concilia il sonno;
- libera le endorfine e riduce lo stress;
- allevia i crampi mestruali.

Questo non è ovviamente un suggerimento di utilizzare l’orgasmo per “trattare” il dolore cronico. Soprattutto nelle fasi acute, è meglio non esagerare con la stimolazione. L’importante è ricordarci di non mettere da parte questa sfera della nostra vita per colpa del dolore, perché può esserci di grande aiuto.