Risposta breve: no, ma.

Reiterare comportamenti che generano dolore espone all’aumento della tensione muscolare e alla possibile sensibilizzazione del sistema nervoso. Sensibilità che produrrà l’aumento e la superficializzazione delle terminazioni nervose periferiche atte alla ricezione del dolore e un abbassamento della soglia del dolore. Questo è quello che succede anche nel caso della vulvodinia. Per questi motivi, nei percorsi di cura, viene sconsigliato qualsiasi comportamento possa innescare o amplificare questo iter.

Le persone però non sono fatte solo di carne e muscoli, ma anche di emozioni, desideri, relazioni e istinto. Dover rinunciare sempre, dover rinunciare tanto, a cose ed esperienze importanti, genera stress e frustrazione. Che si riverseranno nel corpo sotto forma di cortisolo, questo, se prodotto in modo elevato e cronico, aumenterà i livelli di infiammazione e debiliterà il sistema immunitario. Abbasserà la percezione della qualità di vita e salute.

Attraverso i percorsi di rieducazione pelvica si affinano gli strumenti per essere protagonistə del proprio corpo, salute e sessualità, e quindi per poter consapevolmente mettere sulla bilancia costi e benefici di quello che si vuol andare a fare. Sarà quindi la persona, eventualmente assieme ai professionistə di fiducia, a valutare dove più pende l’ago della bilancia in quel momento del percorso. Essere responsabili della propria salute e del proprio piacere rende possibile anche adattare il percorso di cura alle proprie esigenze e desideri, autodeterminandosi ancora una volta.

Fidarsi delle proprie sensazioni e del proprio corpo è lo strumento più potente che abbiamo, sia per ricercare il piacere, che per valutare se vogliamo o meno procedere in quello che stiamo facendo. Questa capacità si ottiene e allena con la propriocezione, con l’ascolto di sé a tutto tondo. Questa è la bussola più importante.

Si possono poi adottare alcuni gesti di cura nell’avere un rapporto penetrativo, gesti che andrebbero seguiti da tutte le persone, non solo quelle che soffrono di vulvodinia, ad esempio:

🚰 Svuotare la vescica prima del rapporto

💧 Utilizzare abbondante lubrificante

📊 Dare il tempo al corpo di registrare le sensazioni, per eventualmente rallentare

✋ Fermarsi o cambiare attività, dandosi quindi la libertà di cambiare idea senza colpevolizzarsi.

💬 Comunicare con le altre persone coinvolte, rendendole partecipi e complici dell’esperienza.

🌊 Dopo l’attività, sciacquare la vulva con acqua fresca, se ci fosse del bruciore potrebbe dare sollievo posizionare del ghiaccio (avvolto in un panno), e/o utilizzo di creme o gel lenitivi.