Rendere visibile l’invisibile

"Spesso è molto difficile esprimere il dolore a parole, che è uno dei grandi problemi con il dolore", ha affermato Allan I. Basbaum, caporedattore di Pain, la rivista medica dell'International Association for the Study of Pain. “Non puoi articolarlo e non puoi vederlo. Non c'è dubbio che le persone spesso cerchino quindi di illustrare il loro dolore."

Le patologie di dolore pelvico cronico sono spesso “invisibilizzate” - non solo dagli specialisti, ma anche da chi ne soffre. Questo perché le sensazioni sono a volte impossibili da descrivere in modo efficace e oggettivo.

L’arte può essere uno strumento

Il dolore cronico è il risultato di fattori biologici, psicologici e sociali. Per questo viene approcciato sempre più spesso con trattamenti multidisciplinari che uniscono il benessere del corpo e della mente. Uno degli approcci più nuovi inserisce l’arte come mezzo per aumentare il proprio benessere.
Il Dr. Bernard Siegel (2007), chirurgo e educatore, ha descritto l'uso dell'esplorazione di sé attraverso l'uso di immagini, simboli e sogni come un processo attraverso il quale “l'invisibile è reso visibile”. Credeva che la conoscenza di sé raccolta da questo processo fosse potente e potesse svolgere un ruolo importante nella prevenzione, cura, diagnosi, prognosi e ripercussioni emotive di una malattia.

Cos’è l’Arteterapia

È definita come “una tecnica utilizzata nell’ambito della salute mentale che usa la creazione artistica attiva, il processo creativo, la teoria psicologica applicata e l'esperienza umana all'interno di una relazione psicoterapeutica, arricchendo così la vita degli individui, delle famiglie e delle comunità.”

In pratica, l'arteterapia utilizza media e tecniche artistiche per creare uno sbocco per l'autoespressione, incoraggiando il coinvolgimento attivo con il processo creativo e offrendo una forma alternativa di comunicazione e creazione di significato. L'accento è posto sul fornire un ambiente di supporto, favorito dalla relazione terapeuta-paziente, in cui gli individui sono in grado di creare, condividere ed esplorare le loro immagini e i significati che possono avere per loro. Include la pittura, la danza, la scultura, la musica, e molti altri tipi di performance.

Si parla anche di Arteterapia Medica

Il termine "arteterapia medica" si riferisce all'uso specializzato delle arti con individui che si occupano di malattie, traumi fisici al corpo o sottoposti a cure mediche. Affronta direttamente l'aspetto psicologico e i problemi emotivi che accompagnano problemi medici come il lutto, l'immagine corporea e l'isolamento sociale.

Essenzialmente, è un tipo di arte terapia considerato un "trattamento di salute mentale" come definito dall’associazione di psichiatria americana. Attraverso i media e varie tecniche artistiche, una persona può riuscire a modificare la sua risposta ai problemi emotivi e fisici legati al dolore.

Quali sono i benefici principali?

I principali benefici dell'Arteterapia sono:

⚡ Minimizzazione della percezione del dolore

🫂 Aumento della socializzazione

🖼️ Espressione visuale del dolore cronico e comunicazione

🪞 Maggiore scoperta di sè

🤟🏻 Aumento dell’autostima

💥 Rilascio emotivo

🧘🏽♀️Sollievo dallo stress e aumento della calma

Come avviene concretamente?

L’arte terapia modula il dolore attraverso due meccanismi principali:

  • Distrazione: se distogliamo la nostra attenzione dal dolore e la dirigiamo verso altri sensi, siamo meno in grado di elaborare gli stimoli dolorosi e possiamo fare in modo che il dolore non controlli il nostro stato emotivo.
  • Trattamento dei fattori psicosociali: migliorare l'umore, ridurre stress e ansia e migliorare le dinamiche interpersonali possono diminuire la percezione del dolore.

Frida Khalo ne sapeva qualcosa

Questa tecnica, però, non è nata ieri. Una delle artiste del dolore più famose è la pittrice messicana Frida Kahlo, il cui lavoro negli anni ‘40 fu espressione principale della sofferenza vissuta a causa di un pesante incidente da adolescente. Le sue ferite hanno compromesso la sua colonna vertebrale e il bacino, provocando molteplici operazioni e aborti spontanei, e spesso ha raffigurato la sua sofferenza su tela con immagini crude e inquietanti.

"La colonna rotta", Frida Khalo

Funziona, ma c’è ancora poca evidenza scientifica

Dal numero limitato di studi individuati, in pazienti con diversi profili clinici, l'arte terapia è stata segnalata per avere effetti positivi statisticamente significativi. I sintomi che sono stati analizzati in questi studi sono stati depressione, ansia, umore basso, traumi, angoscia, scarsa qualità della vita, incapacità di far fronte e bassa autostima. Ci sono però troppi pochi studi al momento per farla diventare un vero e proprio approccio medico.

Fonti:

Art Therapy Association (AATA), 2011, Hu, 2021*, Associazione Americana di Psichiatria, 2020, Villemure & Bushnell, 2002; Monti et al., 2006, “La colonna rotta”, di Frida Kahlo, Uttley L, Scope A, Stevenson M, et al., 2015, Fonte: Uttley L, Scope A, Stevenson M, et al., 2015